L'Italia è in crisi: è una frase che negli ultimi anni stiamo sentendo ripetere molto, troppo spesso.
Lo
Scettro vigoroso del nostro Paese è caduto in basso, sprofondando in una spirale che lentamente lo sta
risucchiando verso il baratro.
Lo
Scettro dell'Italia infatti splendeva ed era d'oro finissimo, dopo essere stata una delle potenze
economiche europee, uno degli Stati con maggior appeal in ambito
continentale, che con le sue grandi menti e le sue grandi industrie, ha
saputo essere per qualche decennio un punto di riferimento per altri
Stati.
Oggi la situazione è radicalmente cambiata, lo
scettro dell'Italia si è infranto, diventando debole e poco credibile, mostrando l'altra faccia dell'economia nazionale. Oggi l'Italia si trova ad essere uno dei Paesi maggiormente sotto scacco da
questa crisi, al pari, quasi, di Spagna e Grecia; la situazione
economica ha fatto si che finisse l'era Berlusconi, sostituito al
Governo da tecnici esperti in grado, pare, di risollevare le nostre
sorti.
Sono così iniziate le grandi manovre, che hanno portato a una
situazione di austerità molto importante, che al momento, però, sta
avendo come unico risultato quello di bloccare ulteriormente l'economia
del Paese, con le piccole e medie realtà imprenditoriale, e qualche caso
di importante azienda de Paese, che non riesce più a far fronte alle
tasse e alle spese e deve necessariamente lasciare i dipendenti a casa,
sfruttando gli ammortizzatori sociali, o peggio ancora chiudere
l'attività.
Lo
scettro dell'imprenditoria di oggi soffre, sta soffrendo e non trova una via
d'uscita, anzi, si sente anch'essa risucchiata nel vortice impazzito
della crisi senza speranza di venirne a capo; il Governo ha promesso di
mettere a punto delle soluzioni valide per aiutare gli imprenditori a
riprendere possesso del loro lavoro e delle loro attività, cercando di
trovare dei compromessi tra le parti sociali in causa, ma ad oggi queste
soluzioni tardano ad arrivare e il procrastinarsi di questa situazione
non fa altro che peggiorare le condizioni.
La Fornero, il ministro del Lavoro, ha dichiarato più volte di voler
effettuare una riforma del lavoro che sia in grado di venire incontro
sia ai lavoratori che alle imprese, trovando dei punti di contatto
validi: ma questa riforma sembra non arrivare mai, viene rinviata si
settimana in settimana a causa dei conflitti interni al Governo.
A causa della crisi, negli ultimi mesi, sono numerosi gli imprenditori
che non ce l'hanno più fatta e si sono tolti la vita, strangolati dai
debiti e dai sensi di colpa verso dipendenti e famiglie mandate sul
lastrico; è una situazione diventata ormai insostenibile: l'industria e
l'imprenditoria sono il cuore pulsante del nostro Paese e meritano di
essere aiutate a risollevarsi: ne va del futuro dell'Italia.